In questo articolo andremo a vedere di cosa si occupano l’ottimizzazione ON-PAGE e ON-SITE. Questo tipo di ottimizzazione riguarda due aree che si occupano rispettivamente dell’ottimizzazione del codice HTML e della struttura del sito, e dell’ottimizzazione dei contenuti del sito, siano essi testi o immagini.
Questa ottimizzazione non è rivolta soltanto ai robots (o spider, o crawler) dei motori di ricerca, ma anche ai visitatori del sito, i quali, non dimenticatelo, sono i veri fruitori dei vostri contenuti. Una corretta organizzazione dei contenuti del sito e i dettagli di tipo semantico che vanno ad arricchire gli stessi, sono utili sia ai motori di ricerca, i quali lavorano per offrire risultati che siano davvero in linea con le ricerche degli utenti, sia ai visitatori a caccia di informazioni sul vostro sito.
Giunti sul sito ottimizzato, infatti, i lettori potranno navigare le sue pagine in modo più semplice e veloce alla ricerca di altre informazioni interessanti. Di conseguenza, migliorando l’organizzazione del sito e dei suoi contenuti, migliora l’esperienza dei visitatori e anche quegli indicatori di performance del sito stesso, come il numero di visitatori, il tempo trascorso sul sito, le pagine lette ad ogni visita, la frequenza di rimbalzo, o le azioni come la sottoscrizione alla newsletter o l’acquisto di qualche prodotto o servizio.
Di seguito troverete elencati i principali fattori di ranking della SEO onpage, cioè quegli elementi da prendere in considerazione nel procedere all’ottimizzazione del sito web.
Scelta del servizio di Hosting
Il provider del server che ospiterà il vostro sito, deve garantire la continuità del servizio. Un servizio instabile, con tempi di risposta lunghi o addirittura di inattività, penalizza un sito perché questo risulta irraggiungibile sia dai visitatori che dagli spider, i quali potrebbero indicizzare solo parzialmente le pagine, o considerare il sito come non più attivo.
Protocollo di sicurezza HTTPS
Il protocollo HTTPS, che garantisce un maggiore sicurezza agli utenti che sul web utilizzano dati sensibili come le password, o i numeri delle carte di credito, è importante per migliorare il posizionamento di un sito web nei risultati organici di ricerca. Dal 2017, infatti, browser come Chrome e Firefox hanno iniziato a mostrare dei messaggi di “Sito non sicuro” in presenza di siti che non disponevano di protocollo di sicurezza HTTPS. In realtà, si era parlato dell’HTTPS come fattore di ranking già tempo prima, ma è dal 2017 che la sua importanza è diventata evidente a tutti. Oggi il protocollo HTTPS è generalmente offerto gratuitamente da tutti i servizi di Hosting, ma non bisogna dimenticare di verificare che esso sia effettivamente attivo o, nel caso il sito sia online da diverso tempo, bisogna ricordare di migrarlo dalla versione HTTP a quella HTTPS.
Codice
Per facilitare il lavoro dei motori di ricerca, e cercare di ottenere un buon posizionamento, è buona regola sviluppare siti web con codice “pulito” ed efficace. Evitate di ricorrere eccessivamente a codice javascript ed evitate completamente il flash.
Sito navigabile da smartphone e tablet
AL giorno d’oggi la maggior parte delle persona naviga sul web da dispositivi mobili. E’ normale che Google premi sulla sua SERP quei siti che offrono ai suoi utenti del contenuto leggibile da smartphone, con immagini che si adattano allo schermo dei device mobili e con bottoni o link dalle dimensioni giuste per essere cliccati con un tocco delle dita. I siti vecchio stampo, non concepiti per il mobile o non adattabili allo schermo degli smartphone e dei tablet, subiscono inevitabilmente delle penalizzazioni.
Velocità di caricamento del sito
La velocità di caricamento del sito ha assunto una grande rilevanza per il posizionamento SEO di un sito. Google preferisce suggerire ai suoi utenti dei siti in grado di mostrare rapidamente i propri contenuti, sia nelle loro versioni desktop, sia in quelle mobile. Questo fattore è direttamente collegato sia a quello precedente, sia all’ottimizzazione del codice e delle immagini presenti sul sito. Puoi scoprire maggiori informazioni sulla velocità di caricamento del tuo sito testandolo direttamente sul servizio Pagespeed Insight di Google, o su quello Test my site, pensato per simulare la connessione al sito da un utente che utilizza smartphone con connessione 4G. AL termine del test, ti sarà mostrato un punteggio, ma anche una serie di suggerimenti utili a migliorare il tuo sito.
Nome del dominio
La scelta del nome del dominio è fondamentale. Spesso i nomi dominio prescelti sono utilizzati da altre società o altri siti web. In questo caso, la lotta per raggiungere posti elevati nella SERP dei motori di ricerca potrebbe essere molto serrata. Una buona regola è quella di effettuare delle ricerche prima di comprare un dominio e selezionare un nome breve e chiaro, che contenga una o massimo due keyword.
Tag TITLE
E’ un tag fondamentale per l’ottimizzazione di una pagina. E’ quello che comunica il contenuto del sito sia ai motori di ricerca che agli utenti e che compare nella pagina dei risultati di una ricerca, su cui gli utenti cliccano per accedere ad un sito. L’unicità del titolo per ogni pagina è una condizione fondamentale per accrescere la propria posizione. Il titolo deve contenere e preferibilmente iniziare con le keyword per cui vogliamo essere trovati. Il testo deve ben descrivere il contenuto della pagina, ma non deve essere troppo lungo, altrimenti Google e gli altri motori di ricerca potrebbero tagliarlo, rendendolo poco comprensibile agli occhi degli utenti.
Meta tag DESCRIPTION
La description è una breve descrizione del contenuto della pagina web, utile sia ai motori di ricerca che ai suoi utenti. Se ottimizzata, essa viene mostrata nella pagina dei risultati della ricerca come snippet, ovvero quel breve riassunto visualizzato nella SERP, subito sotto il titolo, che ha un ruolo importantissimo nel convincere un utente a scegliere di visitare una determinata pagina web. È buona norma utilizzare una descrizione per ogni pagina.
Tag di Headings
I tag headings vengono utilizzati per organizzare i contenuti della pagina. Esistono 6 misure di tag headings: si parte da <h1>, il più importante, fino ad arrivare ad <h6>, il meno importante. I tag headings normalmente aumentano la dimensione del testo contenuto all’interno del tag e danno all’utente un informazione visiva relativa all’importanza del testo presente al di sotto. Usando varie misure di tag heading sarà possibile creare una struttura ben definita e permettere all’utente una navigazione più facile del documento. Generalmente, il tag h1 si applica al titolo del paragrafo, mentre i successivi h2 e h3 ai suoi sottoparagrafi. Per quanto riguarda i motori di ricerca, anche essi utilizzano questi tag per capire di cosa si parla e quali testi sono più rilevanti all’interno della pagina. Il tag h1, in particolare, va utilizzato una sola volta all’interno della pagina e va ottimizzato inserendo parole chiave, ricordando, però, di non utilizzare gli stessi testi già utilizzati per title e description.
Meta tag keywords
E’ un tag che non ha più un peso fondamentale nel posizionamento, ma lo si può comunque ottimizzare inserendo le parole chiave più adatte ad una determinata pagina.
Grassetto
I marcatori grassetto e corsivo consentono di mettere in risalto una o più parole agli occhi dei visitatori, aumentando così la leggibilità del testo e permettendo di individuare più facilmente le parole o le frasi più importanti. Per aiutare i robots a capire quali sono le parole più importanti all’interno di un testo, è meglio rendere il grassetto e il corsivo utilizzando i tag STRONG e EM i quali, da un punto di vista semantico, segnalano la presenza di una o più parole importanti. Ad ogni modo, non bisogna esagerare con l’utilizzo di questi tag all’interno di uno stesso documento.
URL
Gli URL, gli indirizzi che identificano una determinato documento web, sono molto importanti ai fini SEO perché compaiono nella pagina dei risultati dei motori di ricerca, nel browser, e spesso compaiono come link ipertestuali posizionati in altre pagine web, documenti o sui social network. Per tale motivo è importante che essi siano ottimizzati: devono contenere le keyword ed essere brevi e comprensibili. Spesso ci imbattiamo in indirizzi contenenti numeri o simboli. Questo tipo di URL non è user friendly, non comunica nulla né ai motori, né a chi effettua una ricerca. Un URL leggibile e descrittivo, invece, oltre a favorire il lavoro dei crawler dei motori di ricerca, è più comprensibile e può attirare l’attenzione degli utenti.
Sitemap XML
La sitemap è un file in formato XML (eXtensible Markup Language) che contiene l’elenco delle pagine di un sito web. Dopo essere stato creato, questo file va inviato al motore di ricerca attraverso gli “strumenti per webmaster” per informarlo di tutte le pagine presenti sul sito web. Così facendo, è possibile porre rimedio ad errori di scansione dei crawler, i quali potrebbero non rilevare correttamente tutte la pagine di un sito.
Pagine di errore 404
Durante la navigazione, un visitatore potrebbe capitare su pagine che non esistono (errore 404), semplicemente perché hanno digitato un URL sbagliato oppure perché hanno seguito un link a cui non è più collegata alcuna risorsa. Sarebbe bene creare una pagina 404 personalizzata che contenga dei link alla pagina principale del sito o a sezioni importanti dello stesso. In questo modo si migliorerà la user experience. Se l’errore 404 è causato da link rotti, bisogna assolutamente ricordare di eliminare tali link o risistemare i collegamento tra link e risorsa.
Robots.txt
Si tratta di un file di testo da caricare sul server, nella cartella principale del sito. All’interno del file è possibile dare delle istruzioni al crawler del motore di ricerca circa quali pagine non scansionare.
Anchor Text
L’anchor text è il testo cliccabile di un link, ed è posizionato all’interno del tag <a href=“…”></a>. Questo testo va ottimizzato perché dice qualcosa di utile sulla pagina linkata sia ai visitatori di un sito che ai motori di ricerca. Per ottimizzarli, potreste inserire keyword importanti ed un testo breve ma descrittivo. Non dimenticate di inserire e ottimizzare anche il Title del link.
Immagini
Anche le immagini che sono posizionate all’interno di una pagina web devono essere ottimizzate. Per ogni immagine è bene utilizzare un nome di file distinto e personalizzare l’attributo “title” e quello “alt”. Quest’ultimo attributo migliora la user experience perché permette di specificare un testo alternativo che apparirà nel caso in cui l’immagine, per qualche motivo, non possa essere visualizzata. Inoltre, se un utente sta visualizzando il sito con un browser che non supporta le immagini, o se sta utilizzando tecnologie alternative, come ad esempio uno screen reader, il contenuto dell’attributo “alt” gli fornirà informazioni riguardo l’immagine corrispondente. Anche i robot dei motori di ricerca non riescono a “leggere” le immagini, perciò è importante aggiungere questi attributi per far capire ai motori di ricerca che cosa l’immagine rappresenta e indicizzarla per la ricerca immagini.
Contenuti
“Content is King” (Il contenuto è Re). Per ottenere un buon posizionamento, è opportuno che un sito offra dei contenuti utili e interessanti che creino un valore per gli utenti. Tali contenuti devono essere unici, ovvero non copiati da altri siti (Google si accorge se il contenuto è “duplicato” e lo penalizza nella pagina dei risultati di ricerca), aggiornati frequentemente e di qualità, cioè approfonditi e ben scritti. Un sito povero di contenuti, che non viene aggiornato e che contiene documenti brevi e mal scritti, non potrà essere ben posizionato, o comunque non riuscirà a mantenere posizioni elevate per molto tempo. Naturalmente, il contenuto dovrà includere le parole chiave con cui si vuole essere trovati, ma in maniera tale da non risultare innaturale per il visitatore. Google e gli altri motori di ricerca moderni ricorrono ad un’analisi semantica del testo che comprende anche la sinonimia e la correlazione tra termini, per cui è sconsigliabile ripetere in modo innaturale le parole chiave e diventa opportuno ricorrere a sinonimi o concetti correlati che sicuramente non penalizzano la lettura del testo da parte dei visitatori e vanno bene anche per i robots dei motori di ricerca. L’attività di scrivere contenuti di qualità abbinata all’ottimizzazione SEO è chiamata SEO Copywriting.